La salute è un concetto che è andato evolvendosi nel corso del tempo
In passato il concetto di salute veniva definito dal modello biomedico come “l’assenza di malattia” e la malattia veniva concepita come qualcosa di puramente organico.
Attualmente, invece, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 1948):
“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consiste soltanto nell’assenza di malattia.
Il possesso del massimo stato di salute che si è capaci di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano“.
È ormai abbandonato il modello biomedico che guardava alla salute come all’assenza di malattia e alla malattia come qualcosa che si può spiegare solo ricercandone cause organiche.
Inoltre, attorno agli anni ’80 è stato introdotto il modello bio-psico-sociale per spiegare come sia salute che malattia dipendano da un’interazione dinamica tra più fattori:
- Biologici (legati alla biologia, a genetiche e fisiche)
- Psicologici (come emozioni, motivazioni, credenze, esperienze pregresse)
- Sociali (quali ambiente familiare, lavorativo, socio-culturale)
La salute viene quindi intesa come un equilibrio dinamico (quindi in continuo movimento) tra mente, corpo e ambiente.
Noi abbiamo cambiato il nostro modo di concepire la salute?
Ancora oggi, però, la tendenza è quella di curarsi quando si sta male, non considerando l’importanza di dedicare del tempo al proprio benessere sempre. Inoltre, quando si parla di salute il più delle volte ci si focalizza sul corpo, trascurando la mente.
La nostra salute dipende fortemente dall’equilibrio tra mente e corpo. La ricerca dimostra ormai ampiamente come la salute mentale e il benessere psicologico incidano notevolmente sullo stato di salute del corpo.
Ciononostante si fa fatica a guardare alla salute mentale senza pregiudizi, senza immaginare immediatamente la malattia mentale.
Si fa fatica a riconoscere di essere in difficoltà perché spesso questo porta a chiedersi se si è “normali”.
E si fa ancora più fatica a riconoscere che prendersi cura del proprio benessere psicologico non è qualcosa che si fa solo quando si sta male. Dedicarsi uno spazio in cui parlare con un professionista, anche laddove non ci siano difficoltà, porta a conoscersi meglio, ad esplorare parti di sé e del proprio modo di funzionare e di ragionare. È un allenamento per la nostra mente tanto quanto fare palestra è un allenamento per il nostro corpo.
Tanto più conosciamo il nostro corpo e la nostra mente, tanto più siamo in grado di osservarne i segnali, coglierli e capire di conseguenza ciò che ci fa stare bene.
Tutto questo è una grande verità, ma le persone fanno molta fatica a capirlo!